Conoscendo Fratel Luigi

Fratel Luigi è stato dichiarato Venerabile della Chiesa ed è in attesa della proclamazione a Beato. Terzogenito di otto fratelli, Andrea Bordino (questo il suo nome al secolo) vive infanzia e adolescenza imbevuto dei valori cristiani trasmessigli dalla famiglia, originaria di Castellinaldo. Ragazzo vigoroso e carismatico, dà una prima dimostrazione di coraggio in epoca fascista, quando rifiuta di rinnegare la propria adesione all’Azione Cattolica, attirando su di sé le attenzioni dei funzionari del partito unico. È il preludio alla grande prova della guerra, che travolge Andrea, lo disperde nelle immense steppe russe, lo fa cadere prigioniero e lo porta più volte oltre il limite umano di sopportazione. In questo frangente egli sostiene i compagni, dedicando loro tutte le proprie energie e dividendo il pane con loro: lo dicono testimonianze commosse, le poche che si è riusciti a ottenere da quel serbatoio profondo di riluttanza che sono i reduci.
C’è chi parla di “noviziato di Siberia” e non c’è dubbio che siano stati l’orrore di quella tragedia, condivisa col fratello Risbaldo, e il miracolo di averla scampata a far maturare nel giovane Andrea la decisione della vita. Poco dopo essere tornato a casa in uno stato di profondo straniamento, Andrea parte per Torino, entra alla Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo), si fa frate col nome di Fratel Luigi e diventa infermiere, iniziando a prendersi cura di un nuovo esercito in rotta, quello dei “buoni figli”, barboni, diseredati, storpi… Fratel Luigi scompare poco più che cinquantenne, dopo aver combattuto stoicamente una malattia da lui stesso diagnosticata, e muore già santo, almeno nell’accezione popolare dell’espressione, venerato dalla moltitudine della Piccola Casa che in lui aveva avuto un riferimento imprescindibile.

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